Nuove piste? Prima curiamo quelle che abbiamo
E in caso di incidente chi paga?
Questa ed altre domande ci siamo posti, analizziamole insieme…

Qualche giorno fa ho assistito alla presentazione del progetto Biciplan. C’era un relatore che ha parlato in solitaria presentando una nuova cattedrale nel deserto. Ho posto una semplice domanda, che riporto per correttezza:
“Associazione Tappami volontariato civico – messa in sicurezza buche stradali. Casualmente vengo a conoscenza di questo interessante evento, Non conosco l’azienda relatrice, tra l’altro non ricordo di aver letto da nessuna parte la manifestazione di interesse. Leggo e ascolto si parla di biciplan ma sin qui sto ascoltando commenti su trasporto urbano che è ben diverso della mobilità sostenibile in bici. Vorrei comunque porre una questione. Un ente che spende X in piste ciclabili deve prevedere di spendere almeno altrettanto in manutenzione nei primi 3 anni.
Questa Amministrazione dal punto di vista della programmazione sulla manutenzione come si sta ponendo?”
Mi è stato risposto qualcosa del tipo “Si la pista ciclabile arriverà anche a mare.”
Insomma, dando per scontato che il relatore abbia in buona fede risposto in maniera sbagliata mi sono dato delle risposte da solo.
Nei giorni scorsi durante le mie dirette ho chiesto di mandarmi foto/video e di segnalarmi criticità sulle piste ciclabili realizzate negli ultimi 6 mesi ed è davvero imbarazzante lo stato pietoso in cui versano. Tombini e caditoie saltate sostituite da tondini di ferro con le fettuccine ovunque. Delineatori stradali falcidiati e anche questi come i tombini e caditoie mai sostituiti. Ma la cosa sconcertante è che in molti tratti le strisce bianche e gialle stanno scomparendo.
Ad agosto 2020 posi delle domande e ciclicamente le ripropongo, nella speranza di sbagliarmi: “un’amministrazione che spende “X” per realizzare una pista ciclabile deve prevedere un costo di manutenzione di altrettanto per i primi anni. L’amministrazione comunale di Siracusa, lo ha fatto/sta facendo???”
A guardare le foto, ad oggi, la risposta è NO!


Insomma la sicurezza non è il massimo nelle piste ciclabili di Siracusa, tuttavia sembra il comune pronto a realizzarne di altre. Ha commissionato un progetto chiamato Biciplan, non sono a conoscenza di pubblica manifestazione di interesse per cui suppongo che lo abbia assegnao direttamente, non ho idea di quanto sia costato. Potrei entrare nel merito di quanto vengano utilizzate queste piste ciclabili e probabilmente scopriremmo che ad oggi sono davvero pochi a farlo. Le piste vengono usate soprattutto da motorini come corsia preferenziale, ma evito.
E in caso di incidenti chi paga?
Questa è la vera domanda da porsi. Oggi chi gira in bici non paga tasse/bolli/assicurazione. Non ha obbligo di casco, ginocchiere. Alcuni dispositivi di mobilità elettrica come monopattini, hoverbord, scooter elettrici e le stesse bici a mobilità assistita non emettono praticamente nessun rumore eppure li vediamo sfrecciare a velocità sostenute. Nella speranza presto il legislatore metta mano al codice della strada introducendo delle regole/tasse/assicurazioni obbligatorie o qualsiasi regolamentazione atta ad evitare che una signora di una certà età mentre attraversa magari sulle strisce pedonali venga presa in pieno da una persona con il monopattino convinto di riuscire a cambiare traettoria in tempo.
Il mio consiglio
Fatevi una polizza assicurativa, contattate la 2SP Assicurazioni che vi proporrà la nuova SARA Bici2Go, che con 50 euro annue vi garantisce copertura contro infortuni, responsabilità civile, furto, tutela legale ed assistenza. Poi è chiaro che se l’incidente avviene a causa di incuranza da parte del comune di Siracusa valuterete se rivalervi su di esso. Comprate ed usate dispositivi di sicurezza come casco e/o giocchiere
CODICE ESTRAZIONE 2604

Codice estrazione 986999