… inziamo male. Viene tagliata tutta la vegetazione, tagliata e non trapiantata da altra parte, come logica vorrebbe. Quei pini ad un certo punto non piacevano più e dovevano lasciare il posto ad altre specie di alberi, così qualcuno ha deciso. Un progetto di riqualificazione da circa 960 mila euro che però pare non abbia previsto la destinazione degli alberi vecchi per cui …. zac, si taglia, nel totale silenzio di ogni sedicente ambientalista ed associazioni che così si definisce. Eppure le norme parlano chiaro a favore degli alberi. Eppure c’e’ pure un regolamento comunale (per assurdo un giardiniere qualche giorno fa è stato multato per non aver rispettato tale regolamento). Eppure questa è la città dove si portano avanti progetti come il Parco delle Troiane, dove gli alberi avrebbero potuto trovare nuova ospitalità, oppure ancora il Vivaio comunale (che non ho ancora capito a chi è stato assegnato e sopratutto a che titolo dato che non ho mai letto di nessuna procedura di affidamento pubblica).
Ma partiamo dal principio, ovvero il 3 maggio pubblico questa foto da me scattata dove avviso che sino al 31 luglio l’area sarà preclusa al traffico, pedonale ed automobilistico.

Già l’indomani l’area era totalmente transennata e l’inizio dei lavori sembrava imminente, poi nulla sino a ieri pomeriggio, lunedì 10 maggio, quando gli operai hanno tagliato tutto. Ci si aspettava magari che si togliesse prima la pavimentazione e l’asfalto, che si provvedesse ad imbracare gli alberi e l’altra vegetazione per portarla da altra parte ma… ma chi se ne frega di questi vecchi e brutti alberi.
Ieri sera ho ricevuto diversi messaggi, stamattina altri per cui mi sono deciso a fare una diretta, qua sotto, mentre mi recavo al lavoro.
ed ecco come si presentava stamattina martedì 11 maggio alle 09:00

ed infine alle ore 13:00 sempre di oggi 11 maggio la legna era già stata rimossa, posso immaginare dove finirà …

Per completezza allego le foto del progetto, molto bello, ma incompleto. Si incompleto poichè a mio giudizio un ottimo progetto avrebbe previsto un riutilizzo della vegetazione precedene. La colpa di questo è di chi avrebbe dovuto controllare ma non l’ha fatto. Speriamo che a futura memoria si impari dagli errori, anche se in realtà non siamo di fronte al primo, vedi Piazza Adda. Purtroppo servono persone che abbiamo un vero spirito ecologista ed ambientalista, ed io a Siracusa ne vedo davvero poche, tranne qualcuno che si definisce ambientalista ma lo fa solo per proprio tornaconto personale.
Scusa Salvo sono pienamente d’accordo con te sulla inopportunità della riqualificazione siffatta ma credo fosse impossibile trapiantare dei pini di mezzo secolo d’età.. potevano benissimo non tagliarli ma utilizzarli abbellendo il contorno.
Altra soluzione, altro punto di vista ma qui ci troviamo dinnanzi a persone che hanno preferito tagliare invece di porsi il problema.